"Oltre gli stereotipi": all’Enriques tavola rotonda su Affettività e Sessualità nello Spettro Autistico

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In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, l’Istituto Federigo Enriques ha ospitato la tavola rotonda dal titolo “Affettività e Sessualità nello Spettro Autistico: Comprendere, Accogliere, Includere”. L’incontro ha coinvolto studenti, famiglie ed educatori, con l’obiettivo di sensibilizzare su temi spesso trascurati, ma fondamentali per l'inclusione delle persone autistiche nella società.

L'iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento Inclusione, con il contributo delle coordinatrici Maria Grazia Fallanca e Maria Giovanna Dentato, delle funzioni strumentali Costanza Mancini e Rita Ambrosio, e dei docenti di sostegno Andrea Nocerino, Franco D’Auria, Alberto Gaudiosi, Alessia Tramonte e Sara Barbieri, referenti Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa.

L’incontro ha preso il via con la proiezione dei trailer film Atypical e The Special Need, che hanno suscitato riflessioni sulla vita affettiva e sessuale delle persone autistiche. A seguire, la Dirigente scolastica Barbara degl'Innocenti ha salutato i partecipanti, sottolineando come la giornata segnasse la conclusione della Blue Week, una settimana dedicata alla sensibilizzazione, che ha visto gli studenti impegnati in cineforum, dibattiti e laboratori creativi.

Un momento particolarmente atteso è stato il collegamento con il Dott. Jacopo Melio, giornalista, attivista e consigliere regionale, che ha affrontato il tema della percezione della disabilità nella società. “Viviamo in un mondo che tende a infantilizzare le persone con disabilità, quasi come se non avessero diritto a una vita affettiva e sessuale,” ha dichiarato Melio. “Se vediamo per strada un ragazzo in carrozzina con una ragazza, tendiamo a pensare che siano solo amici, ma fatichiamo ad immaginare che possano essere fidanzati. È questa mentalità che dobbiamo cambiare.” Il Dott. Melio ha evidenziato l’importanza di un cambiamento culturale profondo che deve partire dalla scuola, promuovendo il dialogo su affettività ed empatia, e riconoscendo il diritto di ogni individuo a una vita relazionale e affettiva.

Il dibattito ha visto la partecipazione di esperti nei campi della neuropsichiatria, psicologia e educazione, e dei rappresentanti delle associazioni autism-friendly della Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa, tra cui Cooperativa Colori, Cooperativa La Pietra d’Angolo e l’Associazione Vorrei Prendere il Treno, con il Presidente Carlo Tempesti e la Dott.ssa Giovanna Nones. Tra i relatori, la Dott.ssa Cinzia Pieraccini (neuropsichiatra infantile), la Dott.ssa Federica Fondati (educatrice professionale), la Dott.ssa Elena Leoni (neuropsichiatra infantile e direttore sanitario del Centro Co.Me.Te. di Empoli), la Dott.ssa Sara Beduschi (psicoterapeuta), la Dott.ssa Silvia Gagliardi dell’Associazione Autismo Firenze Casadè, e Micol Servello (persona autistica).

I relatori hanno discusso temi cruciali, come l'importanza della diagnosi precoce, la necessità di sfatare falsi miti sull'autismo, e l’urgenza di strategie per supportare la costruzione di legami affettivi e significativi. La Dott.ssa Leoni ha ribadito l'importanza dell'autodeterminazione, sottolineando il diritto di ogni persona di definirsi come meglio crede, e la necessità di superare simboli ormai obsoleti come il colore blu e i pezzi di puzzle, che non sono più condivisi dalla comunità neurodivergente.

Un aspetto centrale dell’incontro è stato l’educazione affettiva e sessuale, un tema spesso trascurato per via di pregiudizi sociali. La Dott.ssa Federica Fondati e la Dott.ssa Sara Beduschi hanno evidenziato i danni derivanti dalla mancanza di un'educazione affettiva adeguata, che può portare le persone autistiche a vivere con difficoltà le proprie emozioni e relazioni. L'importanza di un’educazione mirata, sin dall'infanzia, è fondamentale per favorire una consapevolezza sana di sé e delle proprie relazioni.

Micol Servello, persona autistica, ha condiviso la sua esperienza, evidenziando la necessità di un approccio flessibile nell’educazione sessuale e affettiva, che rispetti le specificità di ogni individuo. Servello ha sottolineato che la chiarezza di intenti e una comunicazione diretta sono fondamentali per garantire relazioni consensuali e rispettose. È essenziale che le persone autistiche abbiano una comprensione chiara dei confini e dei diritti all'interno delle relazioni.

Anche il Dott. Pierpaolo Infante, referente disabilità dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, ha sottolineato l'importanza della scuola nell’educazione affettiva, invitando gli adulti a mettersi in discussione: “Siamo davvero pronti ad ascoltare i nostri ragazzi? Siamo disposti ad affrontare questi temi con apertura mentale?” Infante ha evidenziato che la diversità non va temuta, ma vista come una risorsa.

Nel dibattito si è parlato anche delle barriere sociali e culturali che influenzano l’affettività delle persone autistiche. Il Dott. Carlo Tempesti, dell’Associazione Vorrei Prendere il Treno, ha evidenziato le difficoltà che la società ancora ha nell’accettare la diversità. Le associazioni del territorio, come la Cooperativa Colori e la Cooperativa La Pietra d’Angolo, hanno presentato iniziative per favorire l'inclusione sociale.

L'incontro si è concluso con un momento divertente e creativo, che ha visto la presentazione della serie di libri Chebicché di Lucia Mostardini, che raccontano le avventure di un bambino e del suo coccomiao, un coccodrillo travestito da gatto. Questi libri sono un ottimo strumento per promuovere la consapevolezza sulla diversità e l’accettazione di sé.

Al dibattito è seguito un rinfresco preparato e servito dagli studenti e dai docenti dell’Istituto Alberghiero, che ha rappresentato un momento di socializzazione e apertura a future collaborazioni.

L’evento è stato un'importante occasione per abbattere stereotipi e costruire una cultura più inclusiva, riconoscendo a ogni persona il diritto di amare, essere amata e vivere relazioni significative.